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Chi lavora al PC deve tener conto della sicurezza informatica, e generalmente chi lavora in un ufficio risolve la cosa acquistando licenze di software di protezione che sono compatibili con Windows. Se accade qualcosa scarichi la responsabilità sul software. Chiaro che per chi lavora in proprio ed è indipendente, compatibilità dei programmi a parte, può decidere di fare questo passaggio, ma a questo punto il discorso si sposta sui privati. Per quel che penso io, Windows in ambito lavorativo ci sta, piuttosto non comprendo perché per la vita privata non venga usato un sistema Linux. Io per esempio sul computer a me assegnato avevo il dual boot (ora ho 2 PC separati), se devo lavorare Windows, se devo scrivermi il blog o comunque fare cose mie fuori orario di lavoro, Manjaro.
Assolutamente no. Ogni vendor di soluzioni di sicurezza (ma in generale ogni vendor di software, proprietario o non) ha delle clausole di limitazione di responsabilità (Limitation of liability) con le quali semplicemente non forniscono nessuna garanzia che il software faccia il proprio lavoro.
A titolo di esempio riporto un estratto dalla licenza di un antivirus preso a caso (McAfee):
Cioè addirittura neanche ti garantiscono che il loro antivirus sia esente da virus.
Non ho parlato di responsabilità del vendor, ma del software. Quando si stilano le clausole contrattuali si specifica quali sono le armi di prevenzione e chiaramente citi l'uso di antivirus. Il cliente accetta e quindi se succede qualcosa devi solo preoccuparti del recupero dei dati senza avere la minima responsabilità in quanto "tu il software l'avevi", al massimo lo cambi. Nessuno potrà mai garantirti efficienza massima sulla protezione contro i virus, ma se ricevi un attacco e non avevi l'antivirus ne paghi soprattutto d'immagine.